Revenant – Redivivo

USA/Hong KOng/Taiwan 2015 – di Alejandro Gonzáles Iñárritu – avventura – 156′

Scritto da Gloria Paparella (fonte immagine: imdb.com)

Tratto da una storia vera, Revenant racconta l’epica avventura di un uomo che cerca di sopravvivere grazie alla straordinaria forza del pro- prio spirito. In una spedizione nelle vergini terre americane, l’esploratore Hugh Glass (Leonardo Di Caprio) viene brutalmente attaccato da un orso e dato per morto dai membri del suo stesso gruppo di cacciatori. Nella sua lotta per la sopravvivenza, Glass sopporta inimmaginabili sofferenze, tra cui anche il tradimento del suo compagno John Fitzgerald (Tom Hardy).

È sicuramente uno dei film più attesi del 2016, ispirato ad una storia vera che racconta l’epica avventura di un uomo che cerca di sopravvivere grazie alla straordinaria forza del proprio spirito. Si tratta di Revenant, il nuovo lavoro del regista messicano Alejandro González Iñárritu.

L’incredibile protagonista della pellicola è Hugh Glass, ovvero Leonardo Di Caprio, un cacciatore di pelli nell’America di inizio Ottocento che, dopo essere rimasto gravemente ferito nella lotta contro un grizzly, viene credu- to morto dai suoi compagni di spedizione. In realtà riuscirà a “risorgere” e a tornare per vendicarsi del collega, interpretato dall’inglese Tom Hardy, che più di tutti l’aveva lasciato al suo destino nei boschi innevati del North Dakota, tra cascate e pellirosse. Girato in gran parte in Canada, durante nove mesi di enorme fatica e in difficili condizioni per le temperature bas- sissime, il film rivela una brutalità e una violenza estreme, ma necessarie alla narrazione di una storia che parla di sopravvivenza, redenzione e ri- scatto. E come nel pluripremiato Birdman, anche Revenant mostra la raffinata ricerca della cura estetica da parte del regista, che ha preteso di girare quasi l’intera pellicola in determinate ore del giorno, dove la luce particolare permetteva di raggiungere un risultato visivo specifico. Grazie
anche alla maestria del direttore della fotografia Emmanuel Lubezki, il ri- sultato visivo è eccezionale a livello di illuminazione degli scenari natura- li. Questo grazie anche agli interessanti movimenti di camera, dei piano se- quenza praticamente ininterrotti che ruotano intorno agli sguardi dei pro- tagonisti. Impossibile non attribuire la grandezza di quest’opera anche alla magnifica interpretazione di Leonardo DiCaprio, fatta di tantissima fisi- cità e di poche parole, e non di meno a quella del “villain” Tom Hardy, potente nel delineare l’ambiguità dell’animo umano.

Voto: 8


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