Il regno, film iberico vincitore di 7 Premi Goya*, diretto da Rodrigo Sorogoyen, anche autore della sceneggiatura insieme ad Isabel Peña, si palesa alla visione come fulgido e paradigmatico emblema di un cinema incline a coniugare abilmente impegno civile ed intrattenimento: al centro della narrazione una contorta vicenda di corruzione politica, ambientata nella Spagna del 2007 ma indubbiamente volta a superare il localismo e la temporalità per ammantarsi (purtroppo, verrebbe da scrivere) di una valenza universale ed attuale, delineando quindi la vivida immagine di come all’interno del sistema le storture, le deviazioni da quello che dovrebbe essere il sentiero privilegiato, ovvero il perseguimento del bene comune, non siano certo appannaggio di una singola persona e del variegato entourage che andrà ad orbitarle intorno, composito miscuglio di corrotti e corruttibili, ma di quello stesso potere che si alimenta delle sue cristallizzate contraddizioni, così da continuare a sopravvivere, mantenendo…
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