Il segreto dei suoi occhi

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El secreto de sus ojos – Argentina/Spagna 2009 – di Juan José Campanella

Drammatico/Mistero/Romantico – 129′

Scritto da Dmitrij Palagi (fonte immagine: imdb.com)

Un violento delitto che chiede giustizia. Il colpevole viene trovato e arrestato. Torna in liber per prestare servizio alla dittatura argentina. A un certo punto i protagonisti spariscono. 25 anni dopo, un funzionario della Corte di Giustizia che aveva indagato sul caso, decide di riordinare i ricordi e scrivere un romanzo sui fatti accaduti, cercando un epilogo ancora inedito.

Un melo​dram​ma​ a sfondo​ poli​ti​co,​ poco dige​ri​bi​le​ per chi si atteg​gia​ ad intellet​tua​le​ e per niente​ adatto​ a chi cerca storie​ d’amo​re​ prive di qualsia​si​ impe​gno​.

Un regi​sta​ sostan​zial​men​te​ scono​sciu​to​ in Italia​ vince il premio​ Oscar come miglior​ film stranie​ro​ e subi​to​ monta lo scanda​lo:​ perché​ mai di questo Maestro è stato distri​bui​to​ nell’an​ti​ca​ Peni​so​la​ solo Il figlio della sposa (2001)? Perché​ se uno si mettes​se​ ad analiz​za​re​ il nume​ro​ di tito​li​ di quali​tà​ che in Italia​ diffi​cil​men​te​ si posso​no​ vede​re​ ci sareb​be​ di che vergo​gnar​si,​ senza biso​gno​ di dar colpe ai tagli alla cultu​ra​ dei vari gover​ni​ nazio​na​li​ .

La sceneg​gia​tu​ra​ è un appro​fon​di​men​to​ (non mera traspo​si​zio​ne)​ del libro La pregunta de sus ojos di Eduardo Sacheri, che colla​bo​ra​ con Campanella nella stesu​ra​ della sceneg​gia​tu​ra​ e garan​ti​sce​ uno svilup​po​ narra​ti​vo​ mai bana​le,​ dalle tinte noir in apertu​ra,​ poi divi​so​ tra il dramma d’amore e uno sguardo storico lega​to​ ad un gramscia​no​ pessi​mi​smo​ della ragio​ne​.

Molti cana​li​ conflui​sco​no​ nella storia​ princi​pa​le,​ senza mai getta​re​ luce oltre le vicen​de​ dei due prota​go​ni​sti​. “Gli argen​ti​ni​ non hanno biso​gno​ di spiega​zio​ne,​ e a tutti gli altri spero venga voglia​ di appro​fon​di​re​ l’argo​men​to” ha dichia​ra​to​ un illu​so​ Campanella. Come nel concor​ren​te​ (agli Oscar) Il nastro bianco, la violen​za​ non si mostra,​ né si prean​nun​cia​ esplici​ta​men​te​. Il clima e l’atmo​sfe​ra​ sono più che suffi​cien​ti​ a richia​ma​re​ l’Argen​ti​na​ dei desa​pa​re​ci​dos,​ inca​stra​ti​ tra sequen​ze​ d’auto​re​ (l’inse​gui​mento​ nello stadio​ di calcio)​ e una foto​gra​fia​ atten​ta​ ai colo​ri,​ dove la narrazio​ne​ cura la forma e cela i conte​nu​ti​ poli​ti​ci​ dietro​ ad un pesan​te​ rive​sti​mento​ di lega​mi​ senti​men​ta​li​.

L’antro​po​lo​gia​ dei perso​nag​gi​ si mette in scena attra​ver​so​ moda​li​tà​ che danno l’illu​sio​ne​ di trovar​si​ davan​ti​ ad uno spetta​co​lo​ teatra​le,​ alme​no​ in alcu​ni​ passag​gi​ (all’in​ter​no​ della Corte di Giusti​zia)​. A parla​re​ e a muover​si​ sullo schermo​ sono più i senti​men​ti​ che i caratte​ri​ defi​ni​ti​. La vendet​ta,​ la memo​ria,​ il senso di giusti​zia,​ l’amo​re,​ la violen​za​. In una paro​la,​ la passio​ne. Perché​ tutti ne hanno una, per quanto​ perver​sa​ possa esse​re:​ il singo​lo​ senso di realiz​za​zio​ne​ si lega ad essa, alimen​tan​do​la​ e renden​do​la​ un obbietti​vo​ irrag​giun​gi​bi​le,​ che si allon​ta​na​ di un passo, per ogni passo che cerca di avvi​ci​nar​si​.

L’assen​za​ di quella​ pesan​tez​za​ che contrad​di​stin​gue​ molti film dramma​ti​ci​ si fa aiuta​re​ dalla splendi​da​ reci​ta​zio​ne​ dei vari atto​ri​ – cui spicca​no​ Riccardo Darìn, Soledad Villamil (entram​bi​ hanno già lavo​ra​to​ con il regista)​ e il don chisciot​tia​no​ Sandoval, capa​ce​ di strappa​re​ sorri​si​ e ironia​ degni della miglior​ narra​ti​va​ contem​po​ra​nea​.

 A metà tra il film d’autore e il film di genere, a metà tra l’impe​gno​ poli​ti​co​ e la storia​ d’amo​re:​ un film che vale la pena vede​re,​ che lascia​ lo spazio​ per nume​ro​se​ rifles​sio​ni​ (stori​che​ quanto​ esisten​zia​li),​ pur non essen​do​ un capola​vo​ro​ di un impre​scin​di​bi​le​ Maestro (come qualche​ soli​to​ esage​ra​to​ ha volu​to​ ipotiz​za​re)​.

La doman​da​ che, fini​ta​ la pelli​co​la,​ più avrebbe​ senso porsi è: quale passio​ne mi spinge​ ad alzar​mi​ ogni matti​na?​

Voto: 6

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