Insospettabili sospetti

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Going in Style – Stati Uniti 2017 – di Zach Braff

Commedia/Crime – 96′

Freeman, Caine, e Arkin interpretano tre pensionati amici da una vita, Willie, Joe e Al, che decidono di abbandonare per la prima volta la retta via quando vedono i loro fondi pensione andare in fumo. Furiosi per non poter pagare i conti e preoccupati per il futuro delle loro famiglie, decidono di vendicarsi della banca che si è dileguata con i loro soldi.

Zach Braff inizia il suo percorso hollywoodiano nel 1993, quando Woody Allen lo sceglie per la parte di figlio suo e di Diane Keaton nella pellicola Misterioso Omicidio a Manhattan.

La parte è piccola e le battute pochissime (addirittura alcune vengono anche tagliate in fase di montaggio), ma la sua strada è ormai quella e non si può certo dire che Zach non l’abbia percorsa con impegno.

Nel 2001 infatti arriva il successo e la notorietà grazie al personaggio del dottor John Dorian nella serie televisiva americana Scrubs.

Anche se deve buona parte della sua carriera a una serie televisiva, Braff non ha mai abbandonato i lungometraggi né come attore, né tanto meno come regista.

Nel 2004 infatti gira il suo primo vero lungometraggio: La mia vita a Garden State, il primo in realtà di pochi film, che si contano appena sulle dita di una mano.

Ma non sempre è necessario fare i grandi numeri per poter arrivare al successo.

L’ultima sua pellicola, Insospettabili Sospetti è un po’ commedia e un po’ drama.

I tre simpatici vecchietti protagonisti sono quei nonni che tutti vorremmo: Joe è tenero e amorevole; Willie c’è per i suoi amici e, nonostante gli acciacchi della vecchiaia, non si tira mai indietro; Al invece è quello più burbero e severo, ma sotto quella scorza dura c’è ancora un cuore pulsante.

A sentirla così sembra una brutta puntata di un qualche telefilm spagnolo per pensionate…fidatevi che non è così.

Zach infatti prende questi tre individui e li catapulta in una situazione che non vede di solito come protagonisti tre signori di più di 70 anni.

I tre anziani reagiscono a ciò che li circonda nel modo che credono sia il migliore.

In una società dominata dal denaro, dalle banche e dall’economia, che non guarda in faccia a niente e nessuno, non puoi sperare che vada sempre tutto bene, e quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare.

Sono comici i nostri tre amici, decisi nelle loro azioni, ma impreparati e spesso un po’ troppo ingenui, ma questo è il lato fiabesco del film, il lato che ti fa sorridere e che si inframmezza alla parte action veloce e dinamica nonostante l’età dei protagonisti.

È un film orchestrato bene e interpretato ancora meglio.

Del resto cosa potevamo aspettarci da Michael Caine, Morgan Freeman e Alan Arkin? Il contrario sarebbe stato quasi impossibile.

Voto: 7

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