Lo scorso martedì, 18 febbraio, ci ha lasciato l’attore Flavio Bucci, attivo in teatro, cui deve la sua formazione, cinema e televisione.
Sguardo penetrante, una presenza scenica attentamente calibrata in ogni movimento, uno stile recitativo volto ad offrire, nei modi e nei gesti, una realistica caratterizzazione del personaggio che si trovava ad interpretare, sia come protagonista sia in qualità di caratterista, esaltandone con sensibilità le sfumature caratteriali e psicologiche.
Dopo aver frequentato la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Torino (sua città natale, 1947), nel 1968 Bucci si trasferì a Roma, dove continuò a recitare in varie rappresentazioni teatrali, per poi debuttare sul grande schermo nel 1971, una piccola parte ne La classe operaia va in Paradiso, regia di Elio Petri, che lo volle poi protagonista di La proprietà non è più un furto, 1973, nei panni di Total, impiegato di banca allergico al denaro, il…
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