Parigi, anni’80. La piccola Alma (Oro De Commarque) è in chiesa insieme ai suoi fratelli, Jean (Ettore Giustiniani) e Sebastiano (Milo Roussel), il primogenito. La funzione in corso segue il rito russo ortodosso, religione abbracciata dalla madre Charlotte (Céline Sallette) una volta conosciuto Pavel (Benjamin Baroche), il suo nuovo compagno, a cinque anni dalla separazione dal marito Carlo (Riccardo Scamarcio), sceneggiatore dalle alterne fortune, trasferendosi dunque da Roma nella capitale francese.
D’altronde la donna “è sempre innamorata di qualcosa o di qualcuno”, come manifestato da un laconico pensiero della bambina, fra i tanti che le attraversano la mente, in questo momento precipuamente alimentari visto che la religione ora seguita impone il digiuno prima della comunione, ma solitamente propensi ad immaginare una situazione esistenziale ideale, distante da sballottamenti emotivi, come potrebbe essere la paventata partenza per il Canada. Charlotte, incinta, ha un lieve malore e necessita di un adeguato riposo…
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