Ci lascia il Maestro Ennio Morricone, morto questa mattina, lunedì 6 luglio, a Roma, sua città natale (1928): con oltre quattrocento colonne sonore originali, composte nell’arco di quasi cinquant’anni d’attività dispiegata per il cinema e la televisione (l’esordio sul grande schermo risale al 1961, Il federale, Luciano Salce), in qualità di arrangiatore, compositore, esecutore e direttore, ha dato prova di una poliedrica inventiva, dando vita ad un linguaggio musicale certo innovativo e comunque sempre coerente e del tutto integrato con l’incedere narrativo, del quale andava a costituire un rilevante complemento, fino a divenire un vero e proprio coprotagonista. Mirabile al riguardo la colonna sonora di Per un pugno di dollari (Sergio Leone, 1964), archetipo dello spaghetti western, dove Morricone (sotto lo pseudonimo di Don Savio), diede vita ad un raffinato amalgama di suoni e rumori (marranzano, chitarra elettrica, voci e l’indimenticabile fischio di Alessandro Alessandroni)…
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