La donna alla finestra

The woman in the window – Stati Uniti 2021 – di Joe Wright

Crime/Drammatico/Mistery – 100′

Scritto da Barbara Camilla Bresciani (fonte immagine: movieplayer.it)

La psicologa infantile Anna Fox (Amy Adams) a causa della sua patologia (agorafobia) e dei conseguenti effetti collaterali dei farmaci con i quali cerca di curarla non può badare alla figlioletta, affidata quindi al padre dal quale si è recentemente separata. Data la situazione non esce mai dal suo perimetro domestico e finisce con lo stalkerare i vicini di casa, in particolare una famiglia trasferitasi da poco. La situazione comincia a farsi strana quando incontra la nuova vicina Jane Russell (Julianne Moore) che crederà di vedere dalla finestra venire assassinata dal marito Alistair Russell (Gary Oldman), il quale, dopo l’intervento della polizia, si presenterà a casa sua con la moglie Jane Russell (Jennifer Jason Leigh). Ma le cose e le persone sono molto lontane dall’essere ciò che sembrano, a partire da Anna.

Il giovane regista inglese Joe Wright con all’attivo più di sette titoli più o meno noti grazie anche a diverse candidature a premi cinematografici come l’Oscar e i BAFTA (Orgoglio e Pregiudizio, Espiazione), adattando l’omonimo romanzo del 2018 di A. J. Finn si adegua alla distribuzione digitale Netflix da “piccolo” schermo e filologicamente costruisce un dramma da camera secondo le più tradizionali regole del cinema di Hitchcock per un prodotto di genere. 

La confezione è sontuosa e familiare, gli attori – che avrebbe approvato lo stesso Hitchcock – di consumata bravura, ma è un cinema da studio, che riproduce generi e atmosfere più che crearli davvero. Non sa trasmettere una sana carica d’angoscia, e con un’estetica da thriller che non evita le trappole della retorica di genere come le citazioni inutili per il pratico spettatore 2.0: da La Finestra sul cortile, intuita ancora prima della visione del film, al tema del doppio, della realtà e del sogno de La Donna che visse due volte; i molti forzati colpi di scena che si ripiegano su se stessi, mostra un pò la corda di questo rompicapo che resta un’operazione irrisolta nonostante il finale risolutivo e buonista in cui l’ineluttabile paura del mondo esterno svanisce.

 

Voto: 5

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