
….prima di iniziare a scrivere un tuo breve ricordo ho dovuto attendere che il peso sul cuore divenisse meno pesante e la commozione andasse scemando verso la consapevolezza di un’eternità assicurata dalle tue canzoni sempreverdi, ancora attuali nella loro ironica e disincantata visione di una sensualità, ancor prima che di una sessualità, sinceramente disinibita, “ruspante”, mai maliziosa o volgarmente fine a se stessa, finalmente libera dagli ipocriti veli dell’italico perbenismo di facciata, tutto “vizi privati e pubbliche virtù”. Lo scorrere della sabbia del tempo, sempre troppo veloce nel suo inesorabile avanzare, adesso mi riporta indietro negli anni, i colori scompaiono ed assumono la consistenza di un pastoso bianco e nero…rimembranze del bimbetto che fu, fortunatamente ancora scalpitante e pronto a venir fuori all’occorrenza per accogliere l’adulto odierno nel mondo della Fantasia… l’immagine sfuocata e poi sempre più nitida…
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