Torino, inizio anni 2000. Andrea Straniero (Stefano Accorsi) e Bartolomeo, Bart, Vanzetti (Libero De Rienzo), prossimi ai trent’anni, dividono appartamento ed aspettative esistenziali, per quanto queste ultime vengano esternate con modalità diverse. Entrambi laureati in Lettere, appassionati di calcio, cinema e letteratura, l’uno ha reso la ricerca di un lavoro il suo precipuo impiego (ci sarebbe anche l’attività di clown ai compleanni, ma il nostro può contare solo su due affezionati clienti…), l’altro si definisce critico letterario, sublimando una volta al mese il copia-incolla di quanto inviatogli da un cugino siciliano, mentre il resto del tempo l’impiega per poltrire sul divano o dissertare sulla qualunque con fare cinico ed indolente, cui non è estranea una certa disillusione, senza dimenticare i variopinti vagheggiamenti su vari episodi di “cronaca vera”. Vi sarebbe anche un terzo coinquilino, Pier Paolo, disperso da mesi in quel di Lione e che sarà…
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