Ci ha lasciati, nella notte fra sabato 14 e domenica 15 agosto, l’attore, nonché comico, cabarettista e doppiatore, Gianfranco D’Angelo, morto a Roma, sua città natale (1936). Si è reso foriero nel corso della sua carriera di una comicità dai toni surreali ma comunque incline ad incidere relativamente alle problematiche quotidiane, espressa spesso in caratteristici monologhi ma anche nell’ambito di sketch o particolari imitazioni di personaggi celebri (ad esempio Raffaella Carrà o Sandra Milo), attraverso le quali tendeva ad esasperarne determinate caratteristiche o gli atteggiamenti più eclatanti, anche nel travestimento, più che ricercare un’aderenza propriamente fregoliana. Probabilmente la sua dimensione ideale ha potuto rinvenire congrua opportunità manifestativa nell’ambito dei palcoscenici, teatrali e cabarettistici, o all’interno di spettacoli televisivi, mentre al cinema ritengo sia andata spesso, per non scrivere sempre, sprecata in vari musicarelli o nel filone della commedia sexy, fra insegnanti, liceali, poliziotte…
View original post 375 altre parole
Rispondi