Ci lascia la regista e sceneggiatrice Lina Wertmüller, morta oggi, giovedì 9 dicembre, a Roma, sua città natale (1928, Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich all’anagrafe), prima donna a conseguire la candidatura dall’Academy come migliore regista, per il film Pasqualino Settebellezze, 1977, protagonista un eccelso Giancarlo Giannini (le candidature al riguardo furono quattro, le altre tre andarono ad interessare la sceneggiatura, l’attore protagonista, il migliore film straniero). Un estro registico ironico e pungente, le cui note grottesche e surreali si rendevano negli anni sempre più marcate, quello della Wertmüller, tale da scuotere profondamente la classica commedia all’italiana, pur nell’ambito di una salace cornice bozzettistica, distante da una disamina sociale e politica propriamente detta, riuscendo comunque a sottolineare con sapida efficacia determinati mutamenti di costume del nostro paese. Una volta conseguito il diploma all’Accademia Teatrale Pietro Scharoff di Roma, Lina iniziò…
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