Il futuro in un istante eterno

Racconto di Francesco Carabelli 

Come desiderio per il nuovo anno vorrei rivederti, vorrei poterti parlare guardandoci negli occhi, così come quando eravamo adolescenti; passare del tempo con te come ieri, quando era possibile.

Vorrei raccontarti la mia vita e vorrei ascoltare cosa è cambiato nella tua in questi anni.

Vorrei farlo come amico, senza pretendere più nulla. Solo poterti rivedere e trovare requie per un momento.

Ritrovare il bello dello stare assieme, ricordare chi eravamo tanti anni fa, quando ci siamo conosciuti e scoprire chi siamo diventati e cosa ci muove in questo nuovo 2022.

Le possibilità che ciò avvenga sono minime, ma io continuo a sperare, dato che tu sei una delle ragioni perché io non ho smesso di avere fede, una delle ragioni perché credo ancora che valga la pena di vivere.

È quella impalpabile emozione nel pensarti e anche solo a vederti da lontano o comparire nei miei scritti con tanta riconoscenza per averli in qualche modo ispirati.

Dove troverò qualcuno come te? Nel mio lungo cercare non ho trovato qualcuno con la tua sensibilità, qualcuno con la tua gioia di vivere, qualcuno che avesse quello sguardo sincero che ti caratterizza.

Ad essere onesto non credo che  mai troverò nessuno.

Nella tua singolarità hai formato e plasmato il mio essere quello che sono.

Può sembrare strano, non ci siamo frequentati molto in effetti, ma hai aperto nuove prospettive nella mia vita.

Quando lasciavo la sera il mio paese, venivo a cercare te, molte volte non potevi uscire, ma avevo sempre la speranza di incontrarti un altro giorno della settimana o alla domenica in oratorio.

Eri un motivo per uscire dal mio guscio, un motivo per maturare, un motivo per confrontarsi.

Per quanti anni ho cercato te nel volto delle persone che incontravo o frequentavo!

A volte, guardandomi allo specchio mi sembrava di assumere i tuoi lineamenti, quasi fossimo stati ideati dalla stessa forza e ci cercassimo a vicenda.

Quante volte avrei voluto parlarti, quante volte avrei voluto averti vicina per condividere il bene e il male, le gioie e le sofferenze della vita.

A volte mi svegliavo nel mezzo della notte e pensavo a te, pensavo a come avrebbe potuto essere una vita insieme, a quanti bambini avresti insegnato a parlare e a scrivere correttamente in italiano, a quanti avresti fatto da madre, oltre che da insegnante, educandoli oltre a dar loro una istruzione.

Sognavo un giorno di esser tuo collega, sognavo un giorno di poter vivere delle esperienze con te.

Mi sentivo attratto da te, sentivo che qualcosa di molto profondo ci legava: certo un’antica amicizia, ma anche una passione comune per la cultura, per il bello, per la storia.

Per anni ho coltivato questo sogno: era una ragione di vita!

Quando poi ho deciso di prendere altre vie, sono crollato miseramente, perdendo la fiducia in me stesso e nel mio prossimo.

Ma non è mai venuta meno la passione per il bello, per il vero e la voglia di viverlo e comunicarlo, anche solo nelle mie recensioni cinematografiche.

Ho faticato parecchio per poter tornare a decidere in qualche modo della mia vita, ma come diceva Shakespeare nel sonettò 116: “l’amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai, è la stella guida di ogni sperduta barca, il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza”.

Certo scrivere e declamare sonetti è ben diverso dal vivere ogni giorno la vita con i suoi alti e bassi, con le sue incomprensioni, con la sua parte, se vogliamo dire, più volgare, ma quando si ha una stella polare si può uscire dalle difficoltà, si può guardare oltre esse e farsi guidare verso una nuova vita.

Ti cerco ancora, ben conscio di tutti i miei limiti, ben conscio delle tue molteplici responsabilità.

So che in ogni caso sarà diverso, ma il tuo esistere è per me ragione di felicità: un’amica, per quanto lontana, che mi precede sulla via.

Forse un giorno Dio ci farà rincontrate, forse quel giorno sarò ancora un uomo nuovo, salvato ancora una volta dalla grazia.

Spero che Dio mi conceda questo desiderio profondo. Nel frattempo vivo la mia vita cercando la verità e, ancora una volta, il tuo volto…

E. fuer ewig…

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