
Scritto da Francesco Carabelli
Tra i luoghi ove gustare in pace della natura, uno dei miei preferiti è la Palude Pollini ad Arsago Seprio. La palude è un luogo tutelato dal Parco del Ticino e da un’associazione nata ad Arsago un decennio fa e promossa dall’ex-ristoratore Davide Villa, associazione chiamata Amici della Bozza di Rugn, dal nome dialettale dato alla palude. Questa associazione ha tra i propositi quello di evitare che la palude venga deturpata e garantisce che i pescatori, quando la palude è piena di acqua e si può pescare, rilascino il pescato, tutelando così i pesci. Tra gli altri animali tutelati c’è una specie di rospo, il pelobate fosco, che trova la sua massima diffusione in questo ambiente e in altre bozze diffuse sul territorio tra Arsago Seprio e Somma Lombardo.
Per arrivare alla Palude Pollini, è possibile parcheggiare in centro paese, presso il Parco Pissina e camminare lungo via Macchi fino a raggiungere i boschi. Al primo bivio nei boschi si deve seguire la via di sinistra, ben indicata dai cartelli. Si prosegue per qualche centinaio di metri tra boschi e case, fino ad arrivare alla radura dove è sita la Palude Pollini, che è contornata da varie panchine ove è possibile sedersi e osservare la natura o anche pescare, quando la bozza non è in secca.
Proseguendo lungo il percorso attorno alla bozza muovendosi verso ovest, attraversati alcuni boschi, si può svoltare a sinistra incrociando la strada principale che porta a Somma Lombardo.
E’ questa una zona molto affascinante per il verde dei prati e, in estate, le coltivazioni di cereali. Si trovano anche delle aree umide dove l’acqua ristagna e che danno un tocco caratteristico a questa area.
La camminata si fa piacevole con vista verso Somma Lombardo e il complesso della chiesa parrocchiale di Mezzana,
ma all’improvviso quando la strada svolta verso est, in dirittura della cittadina, ecco apparire il Santuario della Madonna della Ghianda, che ricorda l’apparizione della Madonna (nel XIII secolo) ad una giovinetta sordomuta, che riacquistò in seguito la parola. La Madonna apparve posta tra i rami di una quercia, da cui il nome del santuario.
La originaria cappellina costruita nel XIV secolo, a ricordo dell’apparizione, e di cui rimangono vestigia e dipinti nel retro dell’attuale altare, è stata poi sostituita dall’attuale Chiesa, che fu eretta sotto la spinta del Cardinale San Carlo Borromeo e che racchiude molti quadri di pregio e anche statue lignee raffiguranti la Via Crucis.
Di pregio anche gli affreschi novecenteschi, che raffigurano appunto la visita del santo alla originale cappella e l’apparizione della Madonna alla fanciulla, affreschi voluti dal Cardinal Ildefonso Schuster.
La chiesa non è sempre aperta, ma nei fine settimana è possibile, in alcuni orari, visitarla e ricevere indicazioni storiche sulla stessa.
Il nostro giro prosegue sulla strada che dal retro del Santuario ritorna verso il centro di Arsago passando nei boschi, parallela alla strada principale che collega Arsago Seprio a Somma Lombardo.
Da qui raggiungiamo facilmente il Parco Pissina ove riprendere l’auto.
E’ possibile anche prolungare la nostra camminata fino al vicino complesso romanico della Chiesa di S. Vittore e del relativo Battistero e visitare gli stessi.
Si può completare la visita ad Arsago gustandoci anche un pasticcino o una cioccolata calda presso la Pasticceria Montagnoli o fare un aperitivo al bar Ai due pini, per ristorarci dopo la fatica della camminata nei boschi.
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