
Scritto da Francesco Carabelli
Capita di trovarsi in zona per un caffè o una spremuta accompagnati da un pasticcino o una fetta di torta presso la pasticceria Costa di Crugnola, frazione di Mornago e di avere voglia di scoprire cosa c’è di bello da vedere qui vicino, memori di precedenti fugaci visite nei dintorni.
A pochi km da Mornago, già nel comune di Vergiate, di cui è frazione, si trova l’abitato di Cuirone, piccolo paese sicuramente caratteristico per il suo centro storico, che ci parla di un passato contadino che emerge dalle tante cascine che ancora si trovano in esso, dai muretti a secco dei terrazzamenti dedicati all’agricoltura e da un antico forno per la panificazione, che saltuariamente, in alcune occasioni particolari, viene ancora acceso per produrre pane, così come in antico.
A colpirci del centro di Cuirone è l’antica chiesa romanica di San Materno, ampiamente rimaneggiata, soprattutto negli interni, sicuramente moderni.
Su uno dei lati della chiesa è fissata una lapide metallica che ricorda il terribile incidente aereo dell’agosto 1968.
La lapide riporta i nomi di coloro che persero la vita in questa tragedia del volo.
Sempre a lato della chiesa troviamo il monumento ai caduti delle due guerre mondiali.
Nella piazza sulla quale la chiesa si affaccia si trovano i resti di un’antica pesa che veniva utilizzata per pesare le merci, quando le singole attività industriali non avevano mezzi di misura del peso propri e tornava utile una pesa pubblica. Era nel secolo scorso una cosa molto comune e molti paesi ne erano dotati.
Il paese di Cuirone, che fino all’800 godette di una certa autonomia come comune, diventando capoluogo per altri paesi come Corgeno e Cimbro, in seguito con il Regno di Italia, divenne frazione del comune di Vergiate, di cui è tuttora parte integrante, pur essendo staccato dall’abitato del capoluogo e collegato ad esso dalla provinciale che porta da Vergiate ad Azzate, passando per diversi comuni.
Cuirone sorge alle pendici del monte San Giacomo, la cui area boschiva è oggi tutelata dal Parco del Ticino.
Da questo monte partono diversi sentieri che portano a Varano Borghi e a Corgeno. A Varano Borghi si può arrivare seguendo anche una strada sterrata, lungo la quale ci imbattiamo nel ristorante Monchery, area adibita ad ospitare eventi come matrimoni e battesimi, nella cornice dell’omonimo laghetto artificiale.
Se dal centro del paese ci dirigiamo verso est seguendo via San Materno, ci imbattiamo in una grande area boschiva. All’interno di essa, seguendo le molteplici indicazioni, possiamo arrivare ad una edicola votiva dedicata a Maria Bambina, al confine con il comune di Casale Litta. E’ questa una passeggiata di circa mezzora con passo normale, di cui possiamo godere soprattutto in questo periodo di inizio primavera non essendoci ancora moltissime zanzare e non facendo caldissimo. Una bella sudata che ci rigenera e ci permette di vedere paesaggi immersi nel verde dei boschi e dei prati, tappezzati dai tanti fiori e fiorellini, che stanno sbocciando e impreziosendo il sottobosco.
Ritornando verso il centro di Cuirone, se passiamo di qui in settimana, possiamo pranzare presso la cooperativa La Vittoriosa, ove dal 1930, ci si può rifocillare gustando piatti della cucina casalinga. Possiamo visitare la pagina Facebook della cooperativa per farci un’idea più precisa del menù offerto (https://www.facebook.com/pages/category/Bar/Cooperativa-La-Vittoriosa-Cuirone-VA-110974991352652/)
Il ristorante ha anche una annessa bottega di generi alimentari che serve le necessità degli abitanti.
Riprendendo la macchina, che abbiamo parcheggiato nella piazza antistante la chiesa di San Materno, possiamo dirigersi verso sud-est e entrare nel territorio della contigua frazione di Cimbro.
Possiamo sostare fronte la chiesa di San Martino e approfittarne per visitare la stessa sia all’esterno, con una fermata al vicino monumento ai caduti, sia all’interno, di cui segnaliamo l’organo.
Poco distante, in località Torretta, è sita anche l’antica chiesa romanica di San Gallo, che deve il suo nome al monaco missionario irlandese che guadagnò molti territori pagani al cristianesimo.
Questa zona è attraversata dal torrente Strona che, nascendo nel territorio di Casale Litta, passa per Vergiate, lambendo la zona della ex discarica, fino a gettarsi nel Ticino, nel territorio di Golasecca.
In merito consiglio di leggere i siti web che il sommese Andrea Perotti ha realizzato su questo argomento, sia sulla biodiversità di questo ambiente fluviale, sia sulla attività dei mulini che utilizzavano fino al secolo scorso la forza motrice delle acque per garantire la macinatura dei cereali (qui maggiori info http://ticinoriverpark.blogspot.com/search/label/Strona).
Per maggiori informazioni, anche storiche, sul paese di Cuirone e per documentarsi meglio se intendiamo dedicare un a giornata a questi territori, consiglio di visitare il sito www.cuirone.net, promosso e gestito dall’associazione Amici di Cuirone.
E speriamo che anche voi rimaniate soddisfatti dalla visita a questo paesino e ne torniate rigenerati nel corpo e nello spirito, dopo una bella camminata e un pranzo ristoratore!
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