Initial D

La storia di Initial D prende spunto dall’omonima opera manga ed anime.

Initial D viene presentato al Far East Film Festival come opera restaurata in un’anteprima mondiale.

La pellicola ha ben 17 anni eppure oggi come ieri continua ad affascinare e a far sognare gli appassionati del mondo automobilistico.

Le immagini sono migliorate, così come il sonoro che garantisce una maggiore immersione e un maggiore coinvolgimento dello spettatore.

L’eroe del film è lui, questo fattorino diciottenne di nome Takumi il quale oltre ad effettuare consegne per il padre è anche un asso del volante; Takumi inizialmente non vuole esibire il suo talento nelle corse ma una serie di eventi e di incontri con personaggi improbabili porteranno allo scoperto questo suo talento “nascosto”.

È curioso il fatto che questo film sia uscito nel 2005 come una produzione di Hong Kong ma però sia l’adattamento di un opera manga ed anime giapponese. Fin dal suo debutto in sala (anche prima) Inital D è stato atteso dai fan in modo febbrile diventando di culto sia ad Hong Kong che in Giappone, unendo così i due luoghi (infatti le insegne ed i cartelli che vediamo nel film sono scritti in giapponese come nel manga originale).

Le musiche sono veloci con i bmp per accelerare ulteriormente il ritmo che viene suggerito dalle immagini, fanno quasi “correre” più velocemente anche le vetture stesse.

Suggerisco Initial D agli amanti di Fast & Furious ma anche a chiunque ami il mondo delle corse e dei motori; non manca però un pizzico di dramma familiare (il rapporto tra Takumi ed il padre) e di romance in quanto Takumi è innamorato di una ragazza che frequenta la sua stessa scuola.

Comunque, nonostante l’eccellente restauro con Initial D siamo consapevoli di guardare un film della prima decade degli anni 2000, alcuni stilemi, nelle inquadrature e nel modo di essere del film sono tipici di quel periodo storico.

Voto: 8