
Scritto da Sarah Panatta
Cani sciolti e iene in perlustrazione. Aspettando i sicari, sulla strada, dietro la finestra.
Come giungla di vetri e cementi, come radura aperta, solcata dai venti della caccia più feroce. Quella per i soldi.
In mezzo scorre paura e furore, nascosti come uomini o topi, in un appartamento alla Garbatella. Uomini non super eroi, circondati da sentinelle, sognando dietro le tapparelle.
Un film che rappa e insieme cerca melodia, deve crescere e sognare ma anche ferire e ferirsi, per vivere. Come i suoi protagonisti. Come i suoi autori.
Il trentacinquenne ma già esperto regista Riccardo Antonarelli, fin da ragazzo a lavoro sui set, denso dell’entusiasmo e della rabbia giovane di chi è cinefilo e il cinema l’ha respirato sulla strada prima che dietro la macchina da presa, sceglie una pulp fiction romana per il suo esordio al lungometraggio di fiction. Dopo la presentazione in anteprima fuori concorso al Torino Film Festival, è fruibile su Netflix La Svolta, trainato già nei titoli iniziali, tra luci fosforescenti e presagi di morte, dal brano scritto e interpretato ad hoc dal musicista altrettanto romano Carl Brave.
E’ una “final destionation/ … tardi per tornare indietro”. Chi siamo e che cosa vogliamo diventare ma prima ancora, avremo il tempo di farlo? Strizzando l’occhio con accademica dedizione tanto a Tarantino quanto a Dino Risi passando per Jeeg Robot e limbi di vaga memoria garroniana, l’opera di Antonaroli, tra inquadrature eclettiche e ironia a fuoco, notturni adrenalinici e interni claustrofobici ma allo stesso tempo complici e divertiti, imbastisce una storia di amicizia e un bignami di formazione, prima che un thriller da strada.
Due ragazzi ai poli opposti, due antieroi senza super poteri che in parte scappano in parte rubano brandelli da una vita incerta. Un ladro in fuga braccato dal branco della cosca romana e un fumettista in erba che non ha ancora coraggio di conoscersi. Tutto per uno zaino pieno di contanti e un’utopia di fuga, trasformazione, realizzazione.
Tra Cartesio, Socrate e Nietzsche, una spolverata di comicità all’italiana ben dosata e una regia serrata scandita da un montaggio lucido e senza sbavature, la prova di Antonaroli si snoda veloce e con i canoni perfetti dell’intrattenimento Netflix, trascinata dal carisma di un cast eterodosso ma armonioso.
Una buona lezione di stile e una promessa per un futuro non scontato. Ma ancora manca la carne viva sulla brace del racconto e la “svolta” narrativa giunge passo dopo passo attesa.
Regia: Riccardo Antonaroli
Soggetto: Gabriele Scarfone
Sceneggiatura: Roberto Cimpanelli, Gabriele Scarfone
Fotografia: Roberto Cimpanelli, Gabriele Scarfone
Montaggio: Esmeralda Calabria
Musiche: Michele Braga
Il Brano “La Svolta” È scritto e interpretato da Carl Brave
Cast: Andrea Lattanzi, Brando Pacitto, Ludovica Martino, Max Malatesta, Chabeli Sastre Gonzalez, Federico Tocci, Tullio Sorrentino, Cristian Di Sante, Aniello Arena, Grazia Schiavo, Claudio Bigagli, Marcello Fonte
Produzione Rodeo Drive E Life Cinema Con Rai Cinema
Distribuzione dal 20 aprile su Netflix
Voto: 6
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