Le botteghe di Tokyo

Fonte immagine: bottegheditokyo.tenoha.it

Scritto da Messua Mazzetto

Si è chiusa domenica scorsa, 22 maggio la mostra “Le botteghe di Tokyo” che si è svolta all’interno dello spazio Tenoha di Milano.

La mostra era gratuita (già questo dettaglio si rivela vincente, in quanto si apre a una fascia più estesa di visitatori), era però necessario prenotare in anticipo tramite un apposito sito internet per poterla visitare.

Arrivati allo spazio Tenoha veniva consegnato il”Japan Passport” ovvero un piccolo libricino che contiene i dettagli di base della mostra e anche qualche curiosità sulla stessa. In seguito prima di entrare a visitare la mostra vera e propria veniva consegnato un pseudo biglietto aereo e si restava in una zona d’attesa che simulava il gate di un aeroporto giapponese.

Il motto della mostra recita “an  immersive walk through illustrations” ovvero una passeggiata immersiva attraverso le illustrazioni di Mateusz Urbanowicz, l’artista che ha disegnato Le botteghe di Tokyo.

Inoltre per il periodo primaverile la mostra è stata arricchita con alcune chicche tipiche del periodo, un esempio sono i sakura (fiori di ciliegio) pendenti che sono stati inseriti all’ingresso; oltre 400!

I negozi rappresentati all’interno della mostra erano visitabili ed esplorabili a 360°, tutti corredati da spiegazioni che raccontavano le funzioni e le caratteristiche tipiche di ogni bottega. Alcune botteghe le possiamo trovare tutt’oggi altre invece purtroppo non esistono più, si tratta di negozi dell’epoca Showa ovvero il periodo storico che va dal 1926 al 1989.

L’artista ha iniziato nel 2016 il suo lavoro dedicato a questo progetto che ha visto con questa mostra la sua massima espansione. Si trattava di una mostra unica e particolare nel suo genere, capace di fondere tradizione e modernità regalando all’osservatore una prospettiva diversa ed inedita, un Giappone più antico e misterioso per un occhio europeo che riesce a coglierne i suoi aspetti tradizionali con stupore e meraviglia.

Ps. Non dimentichiamo che anche dal punto di vista scenico la mostra era veramente impressionante, come un gigantesco set fotografico.

VOTO: 9

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