Itinerario nel verde e nella storia nel Varesotto

Scritto da Francesco Carabelli

Sesto Calende è città di lago e di fiume, città turistica per un turismo “mordi e fuggi”, ma anche per un turismo internazionale, essendo la porta lombarda al lago Maggiore, facilmente collegata a Milano via autostrada e via treno.

Ci dimentichiamo molto spesso che però oltre alle attrattive naturali ci sono delle attrattive legate alla storia, al passato di questa cittadina, un passato che è ancora vivo e rifulge nelle costruzioni che ce lo testimoniano.

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Un monumento molto importante storicamente parlando è l´Abbazia romanica di San Donato che sorge oltre la ferrovia del Sempione, nella zona di Sesto Calende  ove sono posti gli uffici ed ambulatori della ASL, che sono contigui appunto all´abbazia.

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Un complesso monumentale imponente e ben conservato che merita una visita alla ricerca di testimonianze medievali e romaniche del Cristianesimo, che ha cambiato la storia e la fisionomia dei nostri territori.

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La storia di questa abbazia è inizialmente legata alla storia di Pavia e del suo vescovo Liutardo. Costruita nel IX secolo dopo Cristo, fu eretta e gestita dai monaci benedettini per lungo tempo. Solo nel XIX secolo l´abbazia passò sotto la giurisdizione della Diocesi di Milano.

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Oltre ai numerosi pregevoli affreschi della Chiesa e della sottostante Cripta, interessante è il Coro ligneo che caratterizza l´abside della Chiesa stessa.

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All´esterno l´abbazia è caratterizzata da tutti gli elementi classici della architettura romanica, che la avvicinano per bellezza ad un altro complesso romanico importante e ben conservato del Varesotto, quale quello di Arsago Seprio.

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A poche centinaia di metri da S. Donato si trova l´Oratorio campestre di San Vincenzo, che sorge in un´area vicino al Masso erratico della Preja Buia, che è stata luogo di diversi insediamenti sin dai tempi dei romani e che ha dunque una lunga storia, che è stata oggetto di molte ricerche e di scavi archeologici.

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Maggiori informazioni su questi monumenti sono disponibili acquistando anche presso l’abbazia il libro

Abbazia di San Donato. Sesto Calende – scritto da Michele Aramini per l´editore Elledici nel 2012

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Passa in queste zone un itinerario che è possibile svolgere a piedi, denominato Anello delle Castagne, che corre tra Sesto Calede, la sua frazione Lisanza e il comune di Taino.

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Continuando il nostro percorso possiamo muoverci in auto appunto  verso l´abitato della vicina Taino, di cui ci colpisce il centro storico, in particolare il parco comunale, luogo importante per la comunità e punto panoramico sulle Alpi e sulle Prealpi, oltre che sul vicino lago Maggiore.

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All´interno del parco possiamo godere oltre che del verde anche della visione di una imponente scultura di Giò Pomodoro, realizzata nel 1991, dal titolo “Il luogo dei quattro punti Cardinali”.

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Possiamo passeggiare anche nelle vicinanze del parco percorrendo il viale alberato di accesso e percorrere poi la salita Tainenberg, o muro di Taino, al culmine della quale possiamo godere di un bellissimo panorama su tutto il paese e il circondario.

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Concludiamo questo percorso storico dirigendoci in auto verso Barza di Ispra per godere della quiete della Casa don Guanella, centro di spiritualità e di formazione oltre ad essere casa di riposo, centro congressi, ristorante e locanda della Misericordia. La Casa don Guanella gestita dalla Congregazione dei Servi della Carità si ispira agli insegnamenti del prete don Luigi Guanella, originario del Val Chiavenna, ma operante soprattutto a Como tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo. La Casa sorge all´interno di una antica villa settecentesca, edificata su un precedente castello medievale. La villa è circondata da un vasto parco con una ampia varietà di fiori e piante anche esotiche. Bella la Torre che caratterizza il complesso della villa e che svetta con il suo caratteristico orologio.

A questo link è possibile avere maggiori informazioni sull´attività svolta dai Guanelliani a Barza: https://donguanellabarza.org/

Alla ricerca della storia, ritroviamo le nostre radici e riscopriamo un mondo che ci ha preceduto e che vive tutt´oggi proiettato verso il futuro e di cui l´uomo contemporaneo può godere e fruire per migliorare la sua vita.

fonte immagine: https://donguanellabarza.org

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