Alla scoperta delle Prealpi Varesine

foto di Francesco Carabelli

Scritto da Francesco Carabelli

Rimanendo nelle Prealpi Varesine, ci sono molte cime di facile ascesa nei dintorni di Varese e delle sue valli, attorno al massiccio del Campo dei Fiori e a quello del Sacro Monte. Una fitta rete di sentieri, che è anche oggetto di gare podistiche e trail, attraversa la montagna varesina fino alle sue propaggini.

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Mi limiterò a citare il famosissimo forte di Orino, meta di tante scampagnate partendo dal Campo dei fiori o da altre zone, ad esempio bella è la salita da Caldana di Cocquio Trevisago, attraverso il sentiero delle sculture, salita da affrontare con ogni condizione meteo. Mi ricordo di avere percorso questa strada una decina di anni fa con una bella nevicata e più arduo era trovare la traccia del sentiero ricoperto dai candidi fiocchi, ma bellissimo era il panorama che aspettava me e il mio socio di avventure, giunti in cima. Lo spettacolo della pianura padana e dei laghi, e in lontananza Milano. Ben visibile anche la pista dell’aeroporto della Malpensa.

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Ricordo anche di una escursione serale al forte di Orino, in periodo autunnale e con la bruma e l’umidità che ci accompagnarono per quei pochi km di cammino dal Campo dei fiori al forte e ritorno.

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Punto di partenza privilegiato per molte escursioni è il paesino di Brinzio, molto caratteristico con le sue viuzze, i suoi cascinali, le sue chiese, e in inverno, quando nevica, le sue piste di sci di fondo. Da qui si può agilmente salire al monte Martica, passando tra i boschi, in particolare è affascinante il panorama in autunno con il cadere delle foglie. In cima ci aspetta un panorama a 360 gradi e molto spesso i cieli sopra il Martica sono solcati da alianti partiti dalla pista di Calcinate del pesce, che sfruttano le correnti ascensionali per librarsi nell’aria per lungo tempo.

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Altra meta che si può raggiungere dal Martica è il Monte Chiusarella, raggiungibile anche da Bregazzana, svoltando da Sant’Ambrogio per raggiungere questa località di Varese o alternativamente provenendo dallo stabilimento Poretti. Una strada quest’ultima che è stata oggetto in anni recenti di diversi lavori di sistemazione. Anche il piccolo paese di Bregazzana merita una visita, per vedere la Chiesa e le vie che lo costituiscono o per fermarsi in un bar a gustare una buona birra prodotta nello stabilimento poco distante.

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La salita al Monte Chiusarella è agevole, in poco più di un’ora si raggiunge la vetta con buon passo. Una gita anche per famiglie e che permette di godere del panorama sul massiccio del Sacro Monte e in lontananza sulle propaggini della Valcuvia.

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Da Bregazzana è possibile raggiungere facilmente anche la Val Ganna, percorrendo la strada di cui parlavamo, e da qui è possibile fare diverse escursioni molto significative. Ad esempio, si può salire al Poncione di Ganna, con bellissimo panorama sui laghi di Ganna e di Ghirla. Zona, quella del Poncione, che con varie iniziative si è cercato di tutelare. Penso in particolare all’attività dell’inviato di Striscia la notizia Max Laudadio, particolarmente legato a queste zone.

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Poco distante un’altra bella passeggiata è quella che dall’Alpe Tedesco porta al monte Piambello, con una salita che si inerpica sulla montagna nei boschi permettendo di godere del fresco e del verde anche in estate quando l’afa è tanta.

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Scendendo in valle, meritano una visita i due laghi, le loro spiagge, sia in estate sia in inverno, quando sono gelati e molti si avventurano per scivolare sulla superficie ghiacciata.

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Anche gli abitati che si affacciano sui laghi sono molto caratteristici da visitare e ci si può fermare per rifocillarsi o per un pranzo o una cena, ad esempio al famoso Ristorante Tre Risotti.

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Da visitare la Badia romanica di San Gemolo e, sulla strada del ritorno a Varese, non può mancare una sosta alle Grotte di Valganna per una birra o un aperitivo rinfrescanti.

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Questa Valle fu attraversata da una tramvia, o ferrovia a scartamento ridotto, fino agli inizi degli anni ’50. Una tramvia che collegava Varese a Lavena Ponte Tresa e oltre fino a Luino, passando per Cremenaga, sul sedime dell’attuale strada carrozzabile.

Di questa tramvia parla anche Piero Chiara in un suo racconto dedicato al tenore Adamo Chiappini (O soffio dell’april della raccolta Le corna del diavolo), mentre sempre Chiara parla in un altro racconto (Il Povero Turati della raccolta L’uovo al cianuro e altri racconti) di un raduno fascista alle pendici del Monte Martica, raduno al quale partecipò come membro del Gruppo Pugilistico Luinese e che per lui segnò l’inizio della fine della credibilità del regime.

Gli autobus che hanno sostituito i tram utilizzano ancora le stazioni della tramvia come punto di sosta e la strada carrozzabile usa le gallerie scavate in origine per il tram.

L’inizio della Valganna era molto conosciuto per le acque risorgive molto pregiate che erano meta di turismo fin dall’800. La qualità di queste acque è il motivo per cui la ditta Poretti impiantò qui lo stabilimento per la produzione della birra, per poter sfruttare le falde acquifere di questa zona e dare quel sapore particolare alla bevanda alcolica a base di luppolo prodotta in loco.

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