
Scritto da Francesco Carabelli
Si intitola Andarsene il nuovo libro di Peter Stamm, autore elvetico, ma molto attivo in Germania (ove ha ricevuto molti premi ed onorificenze), di cui sono stati tradotti in italiano parecchi libri, tra cui il più famoso è sicuramente il romanzo Agnes, da cui è stato tratto il film omonimo di produzione tedesca.
Il nuovo romanzo racconta uno scampolo di vita familiare: una famiglia come tante, benestante, con una casa di proprietà, due figli, la possibilità di permettersi lunghe vacanze estive; nulla che manchi per dirsi felice.
Nonostante ciò, il padre di famiglia decide di andarsene all’indomani del ritorno dalle ferie, di scappare dalle sue responsabilità: decide di iniziare a peregrinare per la Svizzera, tra montagne e piccole cittadine, lontano da casa.
Sembra una decisione dovuta ad un momento di sconforto, ma Thomas continua questo suo viaggiare, fermandosi per brevi periodi per guadagnare qualcosa, lavorando come manovale o svolgendo altri lavori umili, per garantirsi la sopravvivenza. Si crea una nuova identità, nuovi documenti, per poter continuare a spostarsi anche al di fuori del territorio elvetico, in Francia, In Germania, In Irlanda, in Grecia.
La moglie Astrid cerca di rintracciarlo, grazie all’aiuto delle forze dell’ordine, ma ogni tentativo è vano. Queste trovano solo delle tracce di suoi indumenti in una scarpata e Thomas viene dato così per morto.
Astrid riceve una pensione, continua il suo ménage familiare con i figli, che deve crescere da sola. Passano gli anni, i figli maturano e giungono a crearsi una vita propria, ma Thomas è ancora nei pensieri di Astrid, che spera in un suo ritorno, nonostante egli sia stato dichiarato morto.
Astrid non cerca un nuovo partner, non cerca un lavoro, vuole dedicarsi alla famiglia che le è rimasta, perché i figli possano contare su una figura genitoriale. Non vuol far mancare loro nulla, nei limiti delle sue possibilità. Vuole vivere come se Thomas fosse ancora con lei.
Peter Stamm ricostruisce la psiche dei personaggi, ci fa percepire le loro insicurezze e il loro amore che resiste nonostante tutte le vicissitudini, nonostante la fuga di Thomas, nonostante le sue infedeltà, nel suo vivere randagio e ramingo lontano dalle mura domestiche.
Ricostruisce anche grazie a dei flashback il loro passato, la loro storia d’amore, come è iniziata, come si sono conosciuti: l’innamoramento in una libreria, lei giovane commessa, lui giovane studente universitario di legge; lei si perde poi in una relazione con un’altra persona che le promette divertimento e vita facile, ma ritrova infine Thomas e decidono di sposarsi e di vivere una vita assieme, nonostante le difficoltà, la noia e la routine di tutti i giorni.
Ma Astrid ama profondamente Thomas, anche dopo la sua fuga, sente che lui vive ancora in lei e lo aspetta per quasi vent’anni, fino a quando lo vedrà avvicinarsi all’entrata di casa, cambiato nell’aspetto e negli indumenti, ma lo riconoscerà dallo sguardo e sarà sicura che anche lui è stato fedele al suo amore per tutto quel tempo.
Un romanzo che si legge tutto di un fiato, avvincente anche perché ci induce alla riflessione e all’introspezione e ad una ricerca sulla psiche umana e su quali siano i motivi che ci portano a decisioni che sappiamo potranno avere dei forti contraccolpi su chi ci è vicino, ma che tuttavia prendiamo lo stesso, forse alla ricerca della libertà, forse alla ricerca del nostro io più profondo, che talvolta rimane schiacciato dal peso della vita in società e in famiglia.
E’ il secondo romanzo di Peter Stamm ad essere pubblicato dalle Edizioni Casagrande di Bellinzona, dopo La dolce indifferenza del mondo. Pregevole il loro sforzo editoriale per far conoscere l’autore svizzero tedesco ai lettori di lingua italiana.
Il libro è distribuito anche in Italia ed è acquistabile online e nelle migliori librerie.
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