
“Abbiamo scelto un argomento ricco di sfaccettature, il retrofuturo: all’interno di questo movimento, che abbraccia prevalentemente gli anni ’50 e ’60, abbiamo privilegiato i due decenni successivi, gli anni ’70 e ’80, gravidi di timori e distopie, ma anche freschi e per certi versi portatori di una certa ingenuità. È un punto di partenza per riflettere sul presente e sul futuro che stiamo immaginando e costruendo”. Queste le parole di Giulietta Fara, Direttrice Artistica del Future Film Festival, nel presentare, lo scorso venerdì, 16 settembre, alla Sala Savonuzzi di Palazzo d’Accursio, Bologna, la ricca programmazione della 22ma edizione, soffermandosi sul tema di quest’anno, per una manifestazione che vede al suo interno la presenza di varie anime: il concorso include infatti 13 film provenienti da lontano (Giappone, Cina, Messico, Usa, Algeria) e da vicino (Francia, Portogallo, Svizzera, Belgio), con un’anteprima assoluta, l’italiano Metamorphosis, presentato con il regista…
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