Nobody has to know – Francia/Belgio/Regno Unito 2021 – di Michelle Fairley, Bouli Lanners, Tim Mielants
Drammatico/Sentimentale – 99’
Scritto da Messua Mazzetto
Vedremo al cinema dal 1 Dicembre la nuova opera di Bouli Lanners, che in questa pellicola troviamo sia in veste di regista che di protagonista.
Iniziamo la nostra analisi del film dalla trama di questa pellicola, il protagonista è Phil, un belga ultracinquantenne che da tempo ormai vive nella selvaggia e quasi incontaminata isola di Lewis in Scozia situata all’interno dell’arcipelago delle isole Ebridi.
Phil scappa da un passato che appare oscuro e misterioso, l’uomo passa le sue giornate in modo tranquillo lavorando in una fattoria finché un giorno subisce un incidente grave (non entro nei dettagli per evitare spoiler).
L’uomo comunque viene soccorso e portato in ospedale e date le sue condizioni ha bisogno di essere inizialmente sorvegliato con costanza.
Phil verrà accudito dalla figlia dell’anziano e molto rigido proprietario della fattoria, purtroppo a causa dell’incidente Phil subisce un’amnesia totale, spetterà proprio alla donna parlargli della loro relazione passata e di ciò che entrambi provavano reciprocamente prima del fatidico incidente …
Bouli Lanners investe molte energie in questo lavoro, la difficoltà di essere sia attore che regista non è un impresa da poco ed è facile cadere in errori o scadere nel banale.
Lanners si concentra registicamente su due tematiche: i personaggi singoli (infatti arriviamo a coglierne sfumature e dettagli) e l’aspetto paesaggistico e naturalistico dei luoghi.
La scenografia e i costumi sono molto scarni, ma trovo la scelta azzeccata in quanto già i paesaggi naturali riescono a riempire lo schermo alla perfezione.
Tornando al discorso dei personaggi un plauso è doveroso verso Michelle Fairley che si cala bene all’interno del ruolo di questa donna con un compito difficile, quello di ricomporre vita e psiche di Phil nel suo momento più incerto e fragile.
Un film che si occupa quindi di identità: perduta, fittizia, nascosta e reale. Phil si era costruito una maschera che però a seguito del suo incidente senza preavviso cade, lasciandolo più fragile ed inerme e inoltre si ritrova costretto ad affidarsi completamente alle persone che lo conoscevano.
Ho apprezzato molto l’uso della fotografia e delle luci che riescono a creare delle vere e proprie cartoline visive ed emotive.
Voto: 8
Ps. Avevo avuto modo di conoscere di persona Bouli Lanners nel 2017 in occasione del festival del cinema di Venezia, dove aveva presentato il suo film Tueurs.
TUEURS (above the law) – Venezia 74
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