
Disenchanted – Stati Uniti 2022 – di Adam Shankman
Animazione/Avventura/Commedia – 119′
Scritto da Messua Mazzetto
Manca un mese esatto a Natale, ogni giorno che passa le nostre città e le nostre case si riempiono progressivamente di luminarie, di spirito natalizio e di conseguenza aumenta la voglia di vedere film che siano a tema.
La Disney mette a segno una nuova unghiata arricchendo il suo catalogo Disney+ con la nuova pellicola Come per Disincanto, sequel del celebre film Come d’Incanto della seconda metà degli anni 2000.
La prima scelta vincente è quella di ripristinare il cast originale del primo capitolo della saga nella sua quasi interezza (i cattivi sono interpretati da altri attori e richiamano personaggi diversi visto che quelli del primo capitolo erano stati “eliminati”), richiamando quindi tutti gli attori che avevano reso il primo film un classico.
Come d’Incanto aveva stupito alla sua uscita per la sua formula, un po’ alla Space Jam, tra il cartone animato e il film vero e proprio accontentando una fascia di pubblico più ampia che va dai bambini agli adulti passando perché no anche dai nonni.
C’è un’attenzione molto sentita verso i brani musicali, che collocano il film in diverse categorie di genere: dal film per famiglia, al musical, alla commedia … Gli attori si sono perfezionati nel corso del tempo, sopratutto Amy Adams (la protagonista Giselle) che si trova ad affrontare la sfida di essere madre e matrigna alla stesso tempo assieme al fatto di dover capire una volta per tutte che la vita reale non corrisponde alla vita che viene rappresentata nelle fiabe e nelle favole.
Patrick Dempsey è un bel ritorno nel ruolo dell’avvocato Robert e ora compagno di vita di Giselle; però se nel primo film la relazione di Robert e Giselle era il fulcro della storia qui Robert diviene invece un personaggio importante ma non così determinante all’interno della pellicola.
Si sviluppa maggiormente invece il ruolo di Morgan (interpretata da Rachel Covey) che si ritrova adolescente, con un rapporto con la madre-matrigna in un turbinio tra odio e amore dove nessuno dei due sentimenti sembra voler prevalere finché un certo episodio la porterà ad una scelta definitiva (non vi dico troppo per non rovinarvi il finale).
Tornando alle musiche, sono molto belle e ben curate e sono curiosa di vedere quale sarà il brano di punta del film che verrà ricordato.
La sceneggiatura è solida e non presenta buchi o momenti vuoti, d’altronde uno dei rischi principali quando si va a fare il sequel di un film di successo è quello di perdere il sentimento creando un film ben fatto ma purtroppo emotivamente sterile.
Sono due orette che scivolano via in modo piacevole, divertendo ed emozionando in certi frangenti.
Un film che consiglio di visionare alla sera, avvolti da un caldo plaid e con una buona tazza di the in mano.
Voto: 8
Rispondi