
Da oggi, sabato 17 dicembre, Cineteca Milano Arlecchino rende omaggio al grande artista francese Jacques Tati (1907-1982), con una retrospettiva idonea a far riscoprire l’essenza di un vero e proprio “genio lunare”, realizzatore di una filmografia folgorante, improntata a una comicità che riesce a fare a meno della parola per concentrarsi sulla parte visiva e sulla straordinaria espressività di suoni e rumori, andando a costituire una formidabile lettura critica dei meccanismi di una società che, già negli anni Cinquanta, mostrava tutti i vizi, le debolezze e le assurdità di uno stile di vita che certo oggi non può dirsi cambiato. Per questo si può dire che Tati, con la sua intelligenza, sensibilità e capacità di osservazione, unite a un tono sempre garbato e ironico, sia riuscito a creare un mondo che supera qualsiasi collocazione temporale e contesto culturale, approdando a…
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