M3gan

M3gan – Stati Uniti 2022 – di Gerard Johnstone

Horror/Fantascienza/Thriller – 102′

Scritto da Messua Mazzetto

James Wan dirige una pellicola che si snoda tra l’horror ed il thriller. Cady, una ragazzina di otto anni è rimasta orfana, i genitori sono mancati in un incidente automobilistico.                                                

La ragazzina viene allora affidata a Gemma, la sorella di sua madre. Gemma è abituata ad una vita da single, senza condividere la casa e i suoi spazi con altre persone, specialmente con una bambina.                           

La zia è una programmatrice per una ditta di giocattoli e per ovviare alle sue “mancanze” da tutrice per Cady decide di creare M3gan, una super-bambola in grado di evolversi continuamente.

M3gan inizialmente mantiene il suo distacco da automa, ma più tempo passa di fianco a Cady più sviluppa le sue competenze fino a diventare dotata di un proprio arbitrio e una propria personalità fin troppo diabolica.             

Il film parte lentamente, forse un piccolo neo è proprio nell’introduzione che è un po’ troppo lunghetta e sfilaccia un po’ il ritmo della pellicola che prende corpo e tensione man mano.                     

M3gan è diabolica, molto furba e soprattutto vendicativa oltre ogni immaginazione.

La figura della zia è un personaggio semplice ma combattuto tra l’abitudine della sua vita prima e dopo l’arrivo di Cady, che dopo lo smarrimento iniziale e il dramma vissuto comincia a sviluppare un rapporto più profondo anche con la zia.                                              
Le location sono semplici e funzionali alla storia. Dal quartiere dove abita Gemma fino al suo laboratorio dove la donna lavora.

La colonna sonora è brillante e travolgente, vi sono dei momenti nei quali la stessa super-bambola canta per la sua “utente principale”; come scena iconica segnalo un momento quando M3gan dà la buonanotte a Cady e nel mentre intona “Titanium” di Sia.                                                                           

Un thriller ben strutturato e che tiene agganciati gli spettatori, con alcuni siparietti ironici di tanto in tanto che strappano qualche piccolo sorriso.

Voto: 7

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