
Tel Aviv, giorni nostri, notte. Tanti i giovani che affollano i locali e le strade, tra musica e danze. Il fervente dinamismo è uno dei numerosi segnali di una concreta propensione occidentale, al pari della ripresa mattutina delle consuete attività, la pulizia delle strade, il brulicare della gente, in auto o a piedi, per le arterie cittadine, dove svettano imponenti i grattacieli, a testimoniare progresso e avanguardia. Tutto appare composto e al contempo avviato ad una continua trasformazione, spiega il sindaco Ron Hulday, al suo quinto mandato, nel rimarcare poi il primato della più alta concentrazione di startup sul territorio ed esaltando al contempo la dominanza di valori improntati alla tolleranza, alla libertà e al rispetto dei diritti umani, “una città che accoglie tutti ed è aperta al mondo”. Restano ancora da sciogliere i nodi relativi al trasporto pubblico (sono aperti i cantieri per la prima linea metropolitana) e soprattutto…
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