John Wick 4

John Wick 4 – Stati Uniti 2023 – di Chad Stahelski

Azione/Poliziesco/Thriller – 169′

Scritto da Gabriella Massimi

“…Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate”

Con le parole tratte dall’Inferno di Dante inizia la 4 pellicola destinata al famoso sicario russo John Wick, a cui manca davvero poco ormai per raggiungere le porte del male assoluto.

Si riparte esattamente da dove si aveva lasciato, John corre sotto la pioggia col cane affianco, consapevole del fatto che dovrà affrontare direttamente la Grande Tavola, la quale dal canto suo ha ormai come unico obiettivo uccidere il suo ex dipendente.

Il format, inutile dirlo, è quello dei tre precedenti capitoli, e mi sono seduta sulla sedia del cinema consapevole di quello che avrei visto per le successive 2 ore e 50 minuti (“Cosa!?!?”. Mia esclamazione quando ho letto la durata della proiezione)

Ma torniamo a John.

Come un domino che si smonta tassello dopo tassello, ogni passo che fa John, ogni persona che incontra, ogni cosa che tocca, accade il peggio: le cose si frantumano ed esplodono, i cattivi muoiono tra atroci tormenti, gli amici muoiono, ingiustamente, tra atroci tormenti, tutto insomma si distrugge ma immortale John no, perché la sua Vendetta ancora non si è compiuta. Anche se credo che nemmeno lui sappia più per cosa o chi debba uccidere, uccidere, uccidere.

Soffermarsi sulla trama non ha quindi molto senso se si vuole parlare di un film come questo. 

Tantomeno dilungarsi troppo sui dialoghi, concisi, diretti, quasi superflui perché le parole mentono, i fatti no. Probabilmente il copione consegnato a Keanu non deve aver superato le 3 pagine, fronte/retro.

Quello su cui però vale la pena spendere qualche parola è, come c’era da aspettarsi per un film di questo genere, la messa in scena.

Fantasmagorica, allucinante, mozzafiato, tachicardica.

Sono solo alcuni degli aggettivi che mi vengono in mente per descrivere quello a cui ho assistito in quella piccola saletta cinematografica.

Dal primo al quarto film il salto è evidente e lo può notare anche uno spettatore neofito del genere, se non addirittura scostante nei confronti di queste pellicole, come ammetto di essere io.

Fotografia, scenografia, coreografia sono talmente dinamiche da permettere allo spettatore di seguire i personaggi come se si fosse lì a fare la spalla a John, cercando di passargli un nuovo caricatore appena rimane scarico di colpi.

Ma non serve, il personaggio di John, ben interpretato da Keanu Reeves, trasmette ancora più fiducia in sé stesso rispetto ai tre capitoli precedenti, ha un ben chiaro obiettivo in mente (pare ce l’abbia almeno) e non si fermerà fino a quando non lo avrà raggiunto.

Niente e nessuno potranno intralciare il suo cammino: cavalcherà in abito un meraviglioso stallone nero nel deserto, andrà contromano in una delle più grandi rotonde del mondo, salirà oltre 200 scalini in pochi minuti, il tutto combattendo con qualsiasi spada, pistola, mazza, bastone…e matita.

Insomma, li ucciderà tutti.

Voto: 6

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