Intolerance

Fonte immagine: cinema italiano.info

Intolerance – Italia 2020 – di Giuliano Giacomelli e Lorenzo Giovenga

Cortometraggio/Drammatico- 14’

Scritto da Emanuele Marazzi

Non è il capolavoro di Griffith del 1916, ma un cortometraggio del 2020. Il tema rimane il medesimo, l’intolleranza verso una categoria di persone, che nel classico del maestro statunitense attraversa i secoli e qui viene concentrata in un singolo episodio.

Corto in bianco e nero, i rumori sono ovattati o del tutto assenti per un motivo ben preciso: il protagonista è sordo, dalla nascita. Per questo suo deficit per tutta la vita viene trattato come spazzatura e diventa un barbone, venendo ulteriormente estromesso dalla società. Ma, come dice il proverbio, “l’abito non fa il monaco” ed è infatti il nostro protagonista a salvare una ragazza da un tentato stupro ai suoi danni, colpendo con una pietra l’aggressore. Il salvataggio della ragazza coincide con il ritorno dei suoni, almeno quelli ambientali come la pioggia, come a voler premiare il gesto anche solo per un attimo.

La ragazza ringrazia il suo salvatore, e finalmente si rivela per quello che è. Prima ferma la pioggia semplicemente chiudendo il palmo della mano, poi dalla sua schiena fuoriesce un maestoso paio di ali. Come fosse un genio, chiede al barbone un desiderio per averla salvata. Potrebbe sognare l’udito che non ha mai potuto avere, ma non vuole diventare come gli altri, saranno bensì gli altri a sperimentare sulla propria pelle cosa significa vivere senza suoni.

A più di cento anni di distanza dal lavoro di Griffith il tema dell’intolleranza è ancora tristemente attuale e presente nelle discussioni quotidiane e, seppur in breve, questo corto rende bene l’idea, chiudendosi con un finale ad effetto che ribalta la situazione.

Disponibile su Raiplay, il primo fantasy noir recitato nella lingua dei segni (LIS), è scritto e diretto da Lorenzo Giovenga e Giuliano Giacomelli. Il cortometraggio dello studio Daitona è stato uno dei partecipanti del Riff 2020.

Un apprezzato tentativo di creare qualcosa di nuovo nel modo di fare e pensare il cinema che non poteva essere trascurato.

Voto: 8

 

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