
Corea del Sud, tempi nostri, un anonimo condominio come tanti, in periferia. Qui vive Yoon-ju (Lee Sung-Jae), giovane ricercatore universitario, insieme alla moglie Eun-sil (Kim Ho-jung), impiegata, in attesa di un bambino. Nella coppia appare evidente una certa tensione, principalmente a causa delle frustrazioni patite dal marito, consapevole di come per potere ottenere un posto di professore associato all’interno dell’ateneo non bastino, purtroppo, merito, esperienza e competenza, in quanto si rivelerebbe certo più idonea allo scopo una corposa “bustarella” da elargire al titolare di cattedra. Insofferente agli abbai perpetrati dai cani presenti nello stabile, nonostante il divieto relativo al tenere animali domestici, il nostro sfogherà ben presto il suo rancore proprio nei riguardi delle povere bestiole, andando poi a scoprire come, sempre all’interno del palazzo, vi sia chi è interessato a loro per orridi fini alimentari. E così, mentre aumentano le denunce inerenti alla scomparsa dei cani, rivolte a Hyun-nam…
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