
Ci ha lasciati Helmut Berger (Helmut Steinberger all’anagrafe), morto ieri, giovedì 18 maggio, a Salisburgo, sua città natale (1944), attore la cui disarmante bellezza, i tratti del volto morbidi e severi al contempo, lo sguardo magnetico ad alternare dolcezza e brutalità, hanno fatto sì che si trovasse a suo agio nel rendere in scena la naturalezza dei personaggi interpretati, spesso contornati da una marcata ambiguità nell’esprimere la loro personalità, in particolar modo nell’ambito della sfera sessuale, psicologicamente sospesi tra crudeltà e decadenza, angelicità apparente e fare luciferino, sensibilità e cinismo. Dopo gli studi alla Sorbona di Parigi e la frequentazione a Londra della Century Dramatic Art School, Berger, che provvide a mantenersi con una serie di lavori saltuari e l’attività di modello, entrò nel mondo del cinema in qualità di comparsa ed assistente cinematografico, frequentando gli studi di Monaco e Roma, per poi essere…
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