Incluso recentemente nella short list dei titoli papabili per una candidatura all’Oscar come Miglior Film in lingua non inglese, dopo aver ottenuto una nomination ai Golden Globe Awards ed essere stato presentato in concorso alla 78ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha conseguito il Leone d’Argento- Gran Premio della Giuria insieme al Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente per Filippo Scotti, oltre ad una serie di premi collaterali, E’ stata la mano di Dio, scritto e diretto da Paolo Sorrentino, si sostanzia alla visione come fra la più lineare delle sue realizzazioni, offrendo visualizzazione, come credo sia stato notato da molti, tanto ad un flusso ininterrotto di coscienza quanto ad un racconto di formazione. Ambedue rinvengono il proprio filtro elaborativo nell’obiettivo della macchina da presa, rendendo il cinema idoneo strumento catartico atto a visualizzare, per il tramite…
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