
The Last Rave – Italia 2022 – di Alessandro Ruggeri
Documentario – 53′
Scritto da Sarah Panatta
Il tempo sospeso e il tempo rimpianto, bellezza, distopie, evasioni, lotte e sopravvivenze tra arte e delirio nella scena rave internazionale nel documentario corale di Ruggeri
Bellezza, felicità, eversione, distrazione. Echi, ombre, rimpianti. O anche possibili trasformazioni? Lo spazio (libero) immaginato, immaginario, perseguitato e rieditato della scena rave attraverso gli ultimi quattro decenni e non solo. Dai prodromi inglesi alle contaminazioni romane. Sino al paradosso (risolvibile?) del rave imbrigliato nella corrente capitalista coeva, quella da cui era fuggito se non nascosto per darsi diversa vita e resistenza.
Ascesa, decadenza e sopravvivenze del mondo rave nel documentario avvolgente e filosofico, ma anche diretto nella sua psichedelica linearità, The last Rave, di Alessandro Ruggeri.
Come nascono i rave nella cornice inglese, dagli scantinati ai grandi spazi fossili della seconda industrializzazione al ritorno al futuro nelle summer of love reloaded versione nomade e techno, in mezzo alla natura. E poi? Giù nel girone romano, nel fumo dark della Capitale fervente di innovazione e disperazioni. Fino alla cannibalizzazione del Capitale. Lo smarrimento. Il desiderio di rinascita. Prima è stata la TAZ, la rivendicazione libera e creativa, anarchica, punk, senza etichette, fatta di PLUR: Peace, Love, Unity, Respect. Poi i diversi gradi di emersione e mutazione da una subcultura ad una controcultura ad una cultura dispersa. E poi? La domanda resta aperta, come la teoria storica ed estetica espressa da Ruggeri con questa opera fresca e insieme matura.
Ruggeri traccia con minimalismo e riflessione pluridimensionale (come lo stesso concetto e atto del rave) una storia del mondo rave, raccontata da protagonisti assoluti, antagonisti e artisti multiformi di diverse generazioni. Un dialogo socratico e insieme un confronto dialettico intergenerazionale. Diario, reportage, viaggio, tra le pieghe degli strati e stati allucinati di una società che intanto è cambiata.
Cronologicamente sequenziale, tra momenti onirici e caleidoscopici trip sensoriali realizzati con strumenti essenziali ma densi di sensualità e attesa, di quel respiro caldo e affannato della bolgia e del ricordo.
Ultimo ma non ultimo? Al più tardi un last rave.
Regia Alessandro Ruggeri
Montaggio Emanuele Paragallo, Alessandro Ruggeri
Edizione Carolina Coscino
Musiche Leo Anibaldi, Cosimo Damiano, Massimo Nardi Aka Maskk
Camera Alessandro Ruggeri, Andrea Scarcella, Bruno Sisti, Francesca Zonars
Sound Design Valerio Lombardozzi
Animazione E Grafiche Cesare Bignotti
Mix Audio Federico Tummolo
Color Granding Sebastiano Greco
Prodotto da Andrea Scarcella, Andrea Pirri Ardizzone
Una Produzione Sarastro Film
In Coproduzione Ccon Perla Oizere, Carlo Filippo Zamboni Di Salerano
Con la partecipazione di Mark Harrison (Artista Visivo); Simon Carter Aka Crystal Distortion (Producer); Sebastian Vaughan Aka 69db (Producer); Massimo Canevacci (Autore); Cristina Pignatelli Aka Kriminal/Panik (Dj Artista Visivo); Leo Anibaldi (Dj, Producer); Cosimo Damiano (Dj, Producer); Antonella Pintus Aka Anna Bolena (Dj, Producer, Autrice); Valentina Santorum Aka Tinka Kernelpanik (Artista Visivo); Massimo Nardi Aka Maskk-Kernelpanik (Dj, Producer).
Voto 7
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